Coloro, ritaglio e incollo

prerequisiti dell'apprendimento scolastico

Prerequisiti dell’apprendimento: prassie e concetti topologici

Ecco a voi un’altra attività semplice e divertente da poter eseguire a casa, in compagnia dei vostri bambini. È particolarmente indicata per la fascia pre-scolare (4-5 anni), in quanto va a lavorare su diverse abilità importanti per l’accesso alla futura scuola primaria. Si tratta di quelli che vengono definiti i “prerequisiti dell’apprendimento”.

Le Linee Guida indicano come la graduale conquista delle capacità motorie, percettive, linguistiche, mnemoniche e attentive, procedano in modo parallelo all’apprendimento della lingua scritta e delle capacità di calcolo. Ma sono fondamentali anche gli aspetti emotivi.

Diversi studi hanno convalidato come alla base di un buon processo di apprendimento sia necessario un clima di serenità e di piacere nell’agire. Un rimando veloce è dovuto a Goleman, il quale ha avvicinato il termine “intelligenza” a quello di “emotività”. Egli definisce come intelligenza emotiva un insieme di abilità che includono l’autocontrollo, l’entusiasmo, la perseveranza, le capacità di automotivarsi, o tenere a freno un impulso.

(Goleman, D., 2011; Intelligenza Emotiva – Che cos’è e perché può renderci felici; Milano, BUR Rizzoli.).

A questo punto possiamo riflettere su come la motivazione, la curiosità, l’interesse nell’agire, riflettere, raccontare, vadano ad intrecciarsi con lo sviluppo psicomotorio del bambino; percezione visiva e uditiva, orientamento e integrazione spazio-temporale, coordinazione oculo-manuale, sono alla base dell’apprendimento.

Tornando ora all’attività, tra le abilità coinvolte si possono distinguere:

  • motricità fine, coordinazione occhio-mano, e abilità prassico-costruttive;
  • attenzione sostenuta e attenzione verbale;
  • memoria verbale;
  • abilità visuo-spaziali;
  • rinforzo conoscenza dei principali concetti topologici.

Salva e stampa le immagini riportate sotto. E soprattutto, buon divertimento!

BABY-GYM

PRIMI ESERCIZI MOTORI DA FARE A CASA
Arti inferiori e posizione seduta

Non è mai troppo presto per iniziare con la “ginnastica”! L’esigenza nata da questo periodo di difficoltà a causa dell’emergenza Covid-19, in cui sono impossibilitata a seguire personalmente alcuni bambini, mi ha portata ad elaborare una raccolta di semplici esercizi da poter eseguire a casa. Devo però specificare che questo non è né di un articolo divulgativo scientifico (ho infatti cercato di utilizzare un linguaggio il più possibile comprensibile), né la mia intenzione è quella di sostituirmi ad un trattamento terapeutico individuale! Si tratta di una serie di primi esercizi motori che voi genitori potete eseguire facilmente con i vostri piccoli.

È ovvio come questi esercizi siano validi in generale per molti bambini, ma la terapia neuropsicomotoria è un’altra faccenda, essa è insostituibile, insieme alla necessità di avvalersi del parere degli esperti, medici e terapisti, attenti allo specifico caso.  Detto ciò, procediamo con gli esercizi!

  1. STRETCHING GAMBE 
    A pancia in su, accompagna il movimento di «sgambettio» del bambino; una gamba è stesa, mentre l’altra è flessa («piegata»).  Accompagna il movimento avanti e indietro più volte, come quello di una bicicletta!

  2. ALLUNGAMENTO SCHIENA
    Piega le gambe, «chiudendole» verso il petto del bambino. In questo modo, flettendo le anche, il sedere si solleva e il bambino percepisce l’appoggio sulla parte superiore della schiena, fra le scapole. Fare in modo che il bambino percepisca bene questo appoggio. Volendo, si può esercitare una lieve pressione verso il basso al centro del petto.

  3. STIMOLAZIONI SENSORIALI
    È importante dare stimolazioni tattili alla pianta dei piedini. Puoi utilizzare diversi materiali che hai a casa, come spugnette, cuscini, stoffe… Qualsiasi oggetto ti venga in mente! Metti il bambino a pancia in su, e strofina delicatamente i materiali sotto piedini. Puoi anche far le piante sulla tua pancia, sulla stoffa della tua maglietta, e poi premere il piedino in appoggio sulla pancia in modo che «fletta» bene!

  4. ADDOMINALI!
    È il momento di lavorare un po’ con l’addome! Afferrando il bambino per i polsi quando si trova a pancia in su, trazionare delicatamente, in modo che venga seduto.  Attenzione, procedere lentamente e notare che il piccolo «risponda attivamente» sforzandosi leggermente nel tirarsi su.

  5. DONDOLARE
    Lavoriamo adesso un po’ sull’equilibrio (balance) e le risposte di «difesa» da caduta degli arti superiori. Quando il bambino si trova il posizione seduta, esercitare delle lievi spinte in laterale, in modo che il piccolo risponda aprendo la manina e appoggiando il braccio. Se fatica ad aprire la manina, aiutarlo, strofinando leggermente il palmo sulla superficie di appoggio.

FOCUS: L’IMPORTANZA DELLA POSIZIONE PRONA E LATERALE
Fare in modo che il bambino sperimenti bene, giocando e «rimanendo un po’», in posizione a pancia sotto e in posizione laterale. Sono infatti molto importanti per l’assetto muscolo-scheletrico e propriocettivo, in cui tanti muscoli anteriori e posteriori lavorano in sinergia tra loro. La posizione laterale inoltre è importante per raggiungere la posizione seduta in maniera autonoma.

Spero che il contenuto di questo articolo sia stato di vostro gradimento! Di seguito potete visualizzareil file con alcune immagini relative agli esercizi sopra descritti.

Le immagini utilizzate per questo articolo sono tratte dal libro “Fuori Schema”di Giannoni P. e Zerbino L. (Springer, 2004) e dai seguenti siti:
– www.ortopediainfantile.it;
– www.additudemag.com.

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